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I Comuni Vesuviani insieme per i bambini della Siria

Ultimo giorno disponibile per aiutare i bambini della Siria. Sarà oggi la giornata conclusiva di una bellissima iniziativa che vede la collaborazione dei paesi vesuviani con il Centro Commerciale Vulcano Buono, i cui protagonisti sono stati i bambini siriani. Come scrive il sito IlGazzettinoVesuviano.com sono stati ben ventuno i sindaci, che in collaborazione con il centro commerciale e l’UNICEF, hanno dato la piena disponibilità per dimostrare il loro essere “solidali” agli oltre 4 milioni di innocenti sconvolti dall’attuale conflitto.

In Siria, i primi contrasti sono cominciati il 15 Marzo 2011 con dimostrazioni pubbliche, divenute poi rivolte su scala nazionale, e guerra civile nel 2012. Secondo l’ultimo bilancio delle Nazioni Unite, sono più di 100.000 le persone uccise, tra cui migliaia di donne insieme a i propri figli.

L’evento è stato promosso dalla Consulta delle Città amiche dei bambini e delle bambine dell’area nolana. I sindaci coinvolti sono stati quelli di Cimitile, Roccarainola, Casamarciano, Marigliano, Saviano, Scisciano, Cicciano, Striano, Tufino, Nola (con le frazioni di Polvica e Piazzolla), Liveri, San Vitaliano, Volla, Massa di Somma, Palma Campania, San Paolo Belsito, Comiziano, Poggiomarino, Camposano, San Gennaro Vesuviano, Visciano.

Hanno preso parte all’evento anche l’Ambasciatore dell’UNICEF Italia Mario Porfito, gli artisti Alberto Cannavale, Luca Sepe, Paolo Coletta e tanti altri che hanno impreziosito questa straordinaria iniziativa a colpi di tamburini e majorettes, cori e quadriglie.  Presenti anche scuole di ballo e due originali sfilate curate dall’ITIS “Osvaldo Conti” di Aversa, e dall’Istituto Statale d’Arte di San Gennaro Vesuviano.

Due invece le Associazioni in campo: la “Saviano in Fiore” che ha diligentemente realizzato il grande logo dell’UNICEF. Mentre la “Planet sport” ha messo a disposizione un tapis roulant, che in queste quattro e ricche giornate, ha fatto percorrere simbolicamente i 2.091 chilometri che separano (via terra) i bambini di Nola da quelli meno fortunati della Siria. Un’idea commovente, ma che al contempo fa riflettere su quanto le distanze siano effimere quando in gioco ci sono la forza di volontà e l’amore per la pace.