Da un lato c’erano i fedeli che cercavano di sistemare i tappeti per inginocchiarsi e pregare, dall’altro gli ambulanti con ombrelloni, bancarelle e oggetti da vendere; gli ombrelloni finivano sui tappeti, i clienti non riuscivano a raggiungere le bancarelle e, per non farci mancare nulla, sono arrivati anche i motorini in un luogo dove c’è divieto di transito, a sfrecciare sui tappeti e tra le bancarelle. L’atmosfera si era fatta davvero tesa, perché sia gli ambulanti che i musulmani non volevano spostarsi, tutti con le proprie buone ragioni. Alle 7.30 finalmente la preghiera è cominciata, diffusa al microfono. Tra caos, urla degli ambulanti e persone in preghiera sui tappeti, a Porta Nolana due mondi hanno cercato di venirsi incontro. L’amministrazione, invece, non ha dimostrato una capacità spiccata nell’ideare soluzioni capaci di accontentare tutti ed evitare tensioni.