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Dopo “Petaloso”, anche il termine “Salvinata” finisce sul dizionario

E’ risaputo, ormai, che il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, abbia un’innata capacità di far parlare di sé, nel bene e nel male. Battute, spesso fuori luogo, selfie discutibili e partecipazioni a numerosissimi programmi televisivi non fanno altro che aumentare la presenza mediatica del leghista. Poco importa il reale contenuto di quanto detto o che sia una delle figure politiche maggiormente prese di mira dagli sfottò del web e dalle imitazioni più dure, Salvini ha sempre usato questa dubbia reputazione per farsi strada in ogni media possibile.

Le sue battute e le sue dichiarazioni più “particolari” vengono definite, ormai da anni, come “salvinate”, frasi tipiche o azioni che solo Matteo Salvini potrebbe pronunciare o fare. Da oggi, il termine non è più solo una trovata giornalistica o una parola tipica del web, ma l’Enciclopedia Italiana Treccani ha deciso di dedicarle una voce apposita. “Salvinata” viene definita, quindi: “Trovata , uscita tipica – si legge testualmente sull’enciclopedia – del politico Matteo Salvini. Derivata dal nome proprio (Matteo) Salvini con l’aggiunta del suffisso -ata”. E’ stata Myrta Merlino, conduttrice del programma “l’aria che tira” di La7, a rendere nota la cosa, pubblicando la definizione sulla sua pagina Twitter. Di certo Salvini sarà contento di questo neologismo in suo onore e dell’eco mediatico che seguirà alla particolare scelta della Treccani.