Ad essere coinvolte, tre aziende di Casandrino, in provincia di Napoli, i cui titolari avevano raggiunto accordi con due trasportatori per sversare e incendiare centinaia di pacchi: per ogni sacco, riporta Ottopagine, i trasportatori guadagnavano dai 3 ai 5 euro.
Le investigazioni, grazie a videocamere e pedinamento, hanno permesso di scoprire e ricostruire le varie fasi dell’illecito.