Pagella insufficiente anche per molte altre università del Sud: da quella di Cagliari a quella di Bari, da quella di Catania a quella di Palermo. A nessuna viene risparmiata l’amara condizione studiata dal Sole 24 Ore. Si salva Salerno, che si piazza 16esima, tra l’università di Modena e la Statale di Milano.
Nel pezzo online del Sole 24 Ore non sono riportati i parametri utilizzati nello stilare la classifica, quindi non abbiamo elementi sufficienti per commentarla, ma immaginiamo siano gli stessi scelti per la compilazione delle precedenti graduatorie: attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, soddisfazione, occupazione, ricerca, fondi esterni, alta formazione.
Se così fosse, nulla da dire su stage, fondi, occupazione e borse di studio: siamo indietro su questi fattori, ma come potrebbe non essere così, visto il divario economico con le regioni del Nord?
Due parametri, però, non vengono mai presi in considerazione: la preparazione degli studenti e la qualità dei docenti. La Federico II, in particolare, sforna menti eccellenti, riconosciute anche e soprattutto all’estero, e i professori che vanta non hanno nulla da invidiare a quelli delle università nordiste.
Quando e se il Sud sarà mai considerato alla stregua del Nord, con pari diritti e pari vantaggi, allora potremo stilare classifiche veramente “alla pari”.
ECCO LA CLASSIFICA