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Crollo Galleria Umberto, morte 14enne: chiesta archiviazione per De Magistris

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris non è responsabile del crollo di un calcinaccio avvenuto in Galleria Umberto agli inizi del luglio 2014 e della sopraggiunta morte del 14enne Salvatore Giordano. Questo almeno secondo quanto stabilito dalla Procura del capoluogo campano, che ha richiesto l’archiviazione per il primo cittadino e per l’assessore comunale all’urbanistica Carmine Piscopo.

Per i pubblici ministeri titolari delle indagini, partite dopo le denunce mosse nei confronti di De Magistris e della sua giunta dagli avvocati della famiglia Giordano, Sergio e Angelo Pisani, non sono emerse prove che possano far ricadere le colpe del tragico evento sui 2 indagati del Comune. Altri sette, invece, attendono ancora di conoscere il loro giudizio: oltre al sindaco de Magistris e a Piscopo, infatti, sotto inchiesta finirono anche due dirigenti comunali (Giovanni Spagnuolo e Salvatore Capuozzo), due tecnici del servizio protezione civile (Giuseppe Africano e Franco Annunziata) e tre amministratori di condominio (Mariano Bruno e Marco Fresa, e Elio Notarbartolo, direttore dei lavori).

Naturalmente ora spetterà al gip accogliere la richiesta di archiviazione della Procura – che inizialmente aveva ipotizzato il reato di cooperazione in omicidio colposo – oppure stabilire nuove indagini sul perché di un crollo che è costato la vita ad un ragazzino di soli 14 anni.