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Video. Ercolano, scandalo primarie: migranti costretti a votare. La risposta di Buonajuto

Lo scorso 30 aprile si sono tenute in tutta italia le primarie del Partito Democratico. Quasi 2 milioni di italiani sono andati a votare per scegliere il segretario del partito, tra Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando. La vittoria dell’ex Presidente del Consiglio è stata schiacciante: quasi il 70% delle preferenze.

Tra le città in cui l’affluenza è stata particolarmente alta c’è Ercolano, con oltre 5000 cittadini andati alle urne. Tra i partecipanti al voto, anche un gran numero di migranti. Una scelta, quella di concedere il diritto al voto anche ai migranti, che ha suscitato non poche polemiche.

Quanto è libero il voto delle persone? In quanti, invece, vengono “costretti” a votare? Fanpage ha pubblicato una video-inchiesta, nella quale ha intervistato alcuni migranti, che hanno raccontato di essere stati “prelevati” dal centro accoglienza in cui risiedono, per votare (sotto diretta indicazione) Matteo Renzi.

La notizia ha avuto una forte eco mediatica, tanto che la città di Ercolano, ed il sindaco Ciro Buonajuto, sono finiti nell’occhio del ciclone. Proprio il primo cittadino ha voluto fare chiarezza a riguardo, rispondendo direttamente a Fanpage: “È inverosimile il polverone che si sta sollevando in queste ore intorno alle primarie del Pd a Ercolano. Si sta cercando di gettare ombre su una giornata di grande partecipazione popolare, insistendo sul voto di poche decine di migranti a fronte di quasi 5mila elettori“.

Sta circolando un video in cui si fa dire a un ragazzo di colore che ha votato in cambio di un permesso di soggiorno, quando lo stesso permesso è già in possesso di coloro che hanno votatoQuesti ragazzi vivono da circa due anni sul territorio ercolanese e partecipano attivamente alle iniziative che si svolgono in città […] Per me la loro partecipazione al voto di domenica e’ e resta un segnale di integrazione. Non so per chi hanno votato, ma sono orgoglioso che lo abbiano fatto. L’unica cosa strumentale in questa storia è attaccare il voto di qualche decina di immigrati a fronte di uno scarto di oltre tremila voti tra i due principali candidati“.