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La storia di Francesco, 47enne con Parkinson: debutta e fa gol con il suo Angri

Francesco D’Antuono ha 47 anni e da 12 convive con il morbo di Parkinson. La sua vita vede andare a braccetto malattia e calcio, la sua passione più grande. Nel suo cuore c’è l’U.S. Angri, che seguiva già da bambino dalle gradinate del “Novi” e che oggi è la sua quotidianità, e lo vive da addetto ai lavori (cura la comunicazione) oltre che da tifoso.

Il Parkinson ha stravolto l’esistenza di Francesco nel 2015, irrompendo durante una tranquilla vacanza con la sua famiglia: “Ero al mare con tutta la mia famiglia, quando una mattina mi accorsi di non riuscire a lavarmi i denti. Il movimento della mia mano destra non era più ritmico come la mattina precedente. In un istante i miei pensieri si sono fermati e la spensieratezza che avevo avuto fino a un quarto d’ora prima era svanita”.

Da quando ha scoperto di essere malato, Francesco ha perso la padronanza del suo corpo, a causa dei tremori che gli impediscono azioni a volte anche banali. Ma il tappeto verde è la sua medicina, tanto che Pasquale Vitter (allenatore dell’Angri e medico) ha notato che i suoi sintomi si attenuavano in campo. Dopo aver ottenuto l’idoneità, Francesco ha potuto realizzare un sogno: debuttare con la maglia della sua squadra del cuore e segnare anche un gol!

Così, sabato scorso, all’80’ di Poseidon-Angri, pochi secondi dopo il suo ingresso in campo, ha depositato con freddezza un tiro alle spalle del portiere Russo. La gara putroppo è finita 3-2, ma la sua gioia è stata comunque incontenibile: “Non dimenticherò mai questo bellissimo giorno”.

Ci sono limiti insuperabili ed altri che magicamente scompaiono davanti ai nostri occhi. Il calcio è uno sport catartico e Francesco ne è la prova. Ora sa che con un pallone tra i piedi il suo corpo trema solo per l’emozione.