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Boom di tumori infantili in Campania, Marfella: “Colpa delle industrie a nero”

Tumori infantili pediatrici, il professore Antonio Marfella – medico per l’ambiente di Napoli – fa chiarezza in un ampio articolo uscito sul quotidiano Il Fatto Quotidiano.

“In regione Campania i dati ufficiali dei registri tumori pediatrici attestano che l’incidenza dei tumori pediatrici nella fascia di età compresa tra 0-14 anni è di 163,9 casi per milione di abitanti (anno 2012). Nel mondo intero, Paesi del terzo mondo inclusi quindi, questo dato oggi si attesta sui 140 (anno 2010). È il meno tre per cento rispetto al dato nazionale, che è però il peggiore d’Europa e pare tra i peggiori del mondo”, scrive Marfella.

 

Questo dimostra che la comparsa di tumori in età pediatrica in Campania “non dipende da cattivi stili di vita individuali, ma da cattivi stili di vita collettivi e questo trend è cresciuta ad un ritmo molto maggiore rispetto alla primatista europea e mondiale di tumori infantili che è l’Italia”.

La conclusione di Marfella è questa: “La Campania è ancora la regina italiana delle attività industriali in nero, che comporta danno alla salute pubblica specialmente nella cosiddetta Terra dei Fuochi, espressione locale di una situazione ambientale degradata. Terra dei Fuochi continua ad essere la spia rossa lampeggiante di un problema ambientale gravissimo che sta danneggiando la salute pubblica, specialmente quella dei bambini.

“Terra dei Fuochi è e resta, col dispiacere di chi si preoccupa solo di tutelare i pomodori (oggi i più venduti, i più sicuri ed i più buoni d’Italia, perché tracciati grazie a noi), il marchio d’onore di un movimento civile di ribellione, di un intero popolo che si è svegliato e non accetta più di ricevere dati filtrati dalla politica, non discussi in trasparenza e non utili a indirizzare correttamente la politica”.

L’articolo integrale del professore Marfella