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Camorra: carcere a vita per Umbertino, il boss stragista dei Gionta

Torre Annunziata – È stato condannato al carcere a vita il boss Umberto Onda, detto “Umbertino”. I giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno confermato la condanna.

Il boss 44enne apparteneva all’ala stragista del clan Gionta e sotto la sua reggenza c’è stata un’escalation di omicidi  per eliminare chi aveva gravitato con i nemici Limelli-Vangone di Boscotrecase, poi passati ai Gionta. Umberto Onda, rinchiuso nel carcere 41 bis di Opera, l’anno scorso minacciò il suicidio per protestare contro il regime duro che sosteneva in carcere.

Durante la sua reggenza sarebbero state uccise sei persone, tre delle quali direttamente dal boss. I racconti che si leggono nei verbali sono agghiaccianti. Come riporta cronachedellacampania.it, il pentito Michele Palumbo, detto “munnezza”, rivelò che Umbertino sparò a Domenico Scoppetta quando era già morto.

Insieme al boss Onda è stato condannato a 14 anni di carcere il pentito Aniello Nasto, altro kille che partecipò alla stagione del sangue tra Torre Annunziata e Boscoreale.