Il rettore come riportato da repubblica.it, ritiene giusto ed equo che chi abbia un reddito alto paghi le tasse universitarie e si concentra su un problema molto più evidente ossia l’accesso ai corsi di studio da parte di ragazzi che provengono dalle fasce più povere e preferirebbe investire denaro in tal senso facendo quindi un investimento per favorire l’accesso a queste fasce meno privilegiate.
“Una scelta più equa, investendo sulle famiglie più povere e spingendo soprattutto le persone che vengono da famiglie di non laureati, per riattivare quell’ascensore sociale che si è fermato. Le priorità sono investire sui giovani delle famiglie a basso reddito, per favorirne l’accesso al’università, e l’inserimento per far accedere i giovani ricercatori. Poi, se si avessero 10 miliardi di euro da investire si potrebbero anche cancellare le tasse universitarie“, conclude rimanendo fermo sulla propria linea di pensiero.