Ricicla la spazzatura e otterrai biglietti gratis per il trasporto pubblico

Tu differenzi la spazzatura, noi ti diamo un biglietto gratis per pullman e metropolitana: questa l’idea vincente di un gruppo di ragazzi della 5ª N dell’Istituto Galileo Ferraris di Scampia che, in un colpo solo, hanno provato a risolvere due dei problemi più antichi di Napoli, i rifiuti e il mancato acquisto del biglietto per il trasporto urbano.

Un progetto innovativo e all’avanguardia messo a punto dai ragazzi del Galileo Ferraris intitolato “Ripuliamo portando innovazione”, primo classificato al concorso “Meet no Neet”, organizzato dalla fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Microsoft Italia e Roma Capitale.

Il meccanismo è piuttosto semplice e geniale, studiato nei minimi dettagli, che prevede l’istituzione in corrispondenza delle stazioni della metropolitana e delle fermate di autobus e tram più trafficate, di un bidone per la raccolta differenziata dei rifiuti. Coloro i quali si registreranno sul sito del progetto potranno usufruire del bidone per portare la propria spazzatura accuratamente differenziata, ottenendo in cambio un tot di biglietti validi per il trasporto pubblico.

Come già ribadito in precedenza, il progetto prova a dare una risposta ai problemi più sentiti della nostra città, quello della spazzatura (che più volte ha fatto finire Napoli al centro di un vero e proprio ciclone mediatico), e al triste fenomeno dei “portoghesi”, ovvero coloro che utilizzano i mezzi pubblici senza comperare il biglietto. Clementina Di Meglio, insegnante di informatica e sistemi dell‘istituto ha così commentato l‘idea: «Due tristi realtà che vogliamo contrastare. Per insegnare ai ragazzi l’importanza per il rispetto delle regole e dimostrare che il nostro quartiere non è solo degrado e criminalità come capita di sentire».

E una volta raccolta la spazzatura? Il meccanismo non si blocca e si procede poi al trattamento dei materiali recuperati attraverso un laboratorio gestito direttamente dai ragazzi accompagnati da creativi e designer che aiuteranno gli studenti nella realizzazione di oggetti che daranno nuova vita a plastica e metalli: «Ciò che produrremo sarà messo in vendita su un portale di ecommerce e attraverso la filiera locale. Vogliamo dimostrare-che attraverso i rifiuti si può creare ricchezza» spiega l‘insegnante.

Il progetto ha però bisogno di finanziamenti per far si che diventi finalmente operativo sul territorio, per questo motivo i ragazzi proveranno a sfruttare la piattaforma Phyrtual.org, dove è stata attivata una campagna di crowdfunding. Speriamo che si trovino in fretta i fondi necessari per far finalmente partire questo fantastico programma!