Borrelli, Buono e Gaudini fanno sapere inoltre: “la gestione della tangenziale di Napoli è l’esempio lampante delle politiche degli attuali gestori che puntano sempre e solo al massimo profitto, come dimostra l’assurdità di aumentare il pedaggio periodicamente come si fa con le autostrade, anche se siamo di fronte a una superstrada interna a una metropoli. Di fatto negli anni i napoletani hanno procurato prevalentemente profitti record alla tangenziale”.
Borrelli e Gaudini aggiungono: “Tra l’altro, poi, considerando le royalties di cui godono per le aree di servizio, il pedaggio appare davvero eccessivo visto che i costi di costruzione sono ormai ampiamente recuperati e non ci sono stati interventi di riqualificazione o ampliamento particolarmente significativi, il Parlamento europeo ha preso posizione evidenziando l’anomalia del pedaggio per una superstrada interna a una metropoli”.
“In attesa della revoca della gestione, però, servono immediati controlli straordinari perché ci sono preoccupazioni per diversi ponti della tangenziale alcuni dei quali, tra l’altro, sono anche a ridosso di abitazioni” – hanno concluso i Verdi per i quali – “con tutti i soldi che prendono dai napoletani, garantire la sicurezza sarebbe il minimo e, in questi giorni di paure, sarebbe opportuno un controllo straordinario che vada oltre quelli che vengono fatti ogni tre mesi, stando alle recenti dichiarazioni del presidente di Tangenziale spa, Paolo Cirino Pomicino un politico pluricondannato che, incredibilmente, da anni, è al vertice di questa società. Un segnale di cambiamento serio dovrebbe partire dalla sua rimozione”.