“Oggi vi voglio raccontare il mio viaggio a Napoli. Tanti credono che Napoli sia una città pericolosa per la criminalità, ma non è così. E’ una città tutta da vivere, ricca di colori, e i napoletani sono persone di cuore, sempre pronte ad aiutare chi sia in difficoltà. Percorre le stradine di Napoli è sempre una scoperta e un’emozione: voglio raccontare la mia esperienza in modo che anche voi possiate un giorno dedicere di viverla. […] In via dei Tribunali ho assaggiato la pizza a portafoglio e la pizza fritta, ripiena di ricotta, ciccioli campani e provola, che si mangia solo a Napoli. […] In via Chiaia alla sera ho visto uno spettacolo di colori tra le colonne della Basilica di San Francesco da Paola. […]Ho fatto colazione con una sfogliatella riccia e ho bevuto un caffè nocciolato. Al Belvedere di San Martino ho ammirato questa meravigliosa città dall’alto in tutto il suo splendore. Il mio sguardo era completamente rapito da questa visione d’insieme: il Vesuvio, la Costiera Amalfitana, la collina di Posillipo e Capri. […] Napoli ha tanto da offrire ai visitatori e io ne ho potuto vedere solo una piccola parte, che però mi è entrata nel cuore, perciò sono convinto che ci tornerò”.
Il piccolo Tommaso, seguito e certamente appoggiato dalla sua professoressa Michela Nanni, ha dato una lezione morale a tutti quelli che giudicano Napoli ancora prima di averla conosciuta.