Oggi, la Corte di Appello ha deciso che il lavoratore deve essere reintegrato e riassunto. Infatti il giudice si è appellato ad una legge introdotta nell’era fascista, Regio Decreto 148 del 1931 che in sintesi decreta che il modus di licenziamento non ha seguito l’iter giusto: per gli autoferrotranvieri è prevista una valutazione di un Consiglio di Disciplina, come previsto dalla norma del 1931, che non è stata rispettata dall’Eav.
Inoltre dalla sconcertante sentenza si apprende che l’azienda di trasporti non solo deve reintegrare il lavoratore, ma versare una quota pari a 12 mensilità, tutte quelle non versate al dipendente che non ha lavorato.
Ovviamente la delusione è tanta, per tale motivo l’Eav ricorrerà in Cassazione, anche per garantire i lavoratori che a differenza del caso analizzato sono leali, onesti e soprattutto lavorano.