Un duro colpo non solo per i visitatori, ma anche per tutti coloro che per tre mesi hanno lavorato instancabilmente per rendere nuovamente sicuro l’isolotto, la cui vegetazione e i cui sentieri erano stati danneggiati dalle forti bufere di vento di metà febbraio. L’assessore di Procida Antonio Carannante spiega dettagliatamente tutto il duro lavoro che l’amministrazione ha svolto nell’ultimo periodo, e sul suo profilo Facebook esprime tutta la sua amarezza.
“Come Amministrazione comunale ci siamo sempre presi le nostre responsabilità, senza mai tirarci indietro, superando tante lentezze amministrative e ostacoli“, commenta l’assessore. “Abbiamo fatto davvero tutto quanto andava fatto senza risparmiarci. Appena insediati, terminati i procedimenti giudiziari relativi alla messa in sicurezza degli immobili esistenti sull’isolotto, convocammo subito una conferenza di servizi con tutte le Autorità competenti e il Comitato di gestione della Riserva al fine di avviare al meglio le visite al pubblico, nel frattempo sospese. Abbiamo messo in sicurezza il ponte e realizzato anche una staccionata in legno”. Ma tutto questo evidentemente non è bastato.
“Ebbene, dopo tanto lavoro, e la recente riapertura dopo la potatura degli alberi, apprendiamo di questa ennesima disposizione di chiusura al pubblico da parte del Comitato della Riserva per un protocollo con la Protezione civile e, si precisa, voluto dallo stesso Comitato e scaduto mesi fa“. Ma l’amministrazione di Procida non ha nessuna intenzione di arrendersi. “Nessuno è il depositario assoluto di questa meraviglia, in quanto patrimonio naturale“, conclude Carannante. “Lavorare quindi nell’interesse e per amore di Vivara significa farlo tutti insieme, nella stessa direzione, assumendosi sempre le dovute responsabilità, nel rispetto della legge ma senza infossarsi nella burocrazia. Per quanto ci riguarda agiremo subito presso il Ministero dell’Ambiente. Tutte le più belle cose, se non condivise, non hanno senso: Vivara va riaperta al pubblico al più presto!”.