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Farmaci gastrici cancerogeni: l’elenco dei lotti ritirati

Si allarga il maxi ritiro di farmaci contenenti ranitidina, un principio probabilmente cancerogeno per l’essere umano e utilizzato a scopo medico per problemi gastrici. In attesa di essere analizzati, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha ritirato interi lotti di farmaci contenenti questo principio attivo.

La ranitidina è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. In Italia è presente in alcuni farmaci che non richiedono prescrizione e quindi è richiesta particolare attenzione a chi compra medicinali senza chiedere un parere medico.

Nei giorni scorsi l’Aifa aveva annunciato il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di medicinali contenenti ranitidina prodotti presso l’officina farmaceutica Saraca Laboratories ltd in India. Una misura necessaria dato che all’interno di alcuni lotti era stata trovata un’impurezza chiamata N-nitrosodimetilammina (Ndma) considerata una sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo.

Per questo motivo, a scopo precauzionale e in attesa di ulteriori verifiche, l’Aifa ha deciso di disporre il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina (i farmaci che si usano per curare i sintomi gastrici). Un divieto esteso anche ad altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd. In tutto diventano 515 i lotti ritirati tra cui rientrano 13 lotti di Buscopan antiacido da 75 mg in compresse effervescenti con scadenza il primo maggio 2021, 34 lotti di Zantac tra compresse, fiale e sciroppo. 22 lotti di Ranibloc e diversi lotti di Raniben, Ranidil, Ulcex, Ranitidina Zentiva, Ranitidina Hexa. La lista completa è sul sito dell’Aifa.

Per informazioni si può contattare il numero verde 800571661 o scrivere a farmaciline@aifa.gov.it