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Nola, arriva la ‘passeggiata paesologica’ alla scoperta della città: le info

Una passeggiata alla scoperta delle bellezze di Nola con poesie, improvvisazioni e racconti che coinvolgeranno tutti i partecipanti. Si terrà sabato 11 gennaio alle ore 18 la cosiddetta ‘passeggiata paesologica’ per il centro della città. In compagnia del poeta Franco Arminio, guida d’eccezione, si scopriranno quei territori dell’Italia spesso dimenticati, trascurati e non valorizzati. In questo caso i territori di Nola.

L’iniziativa parte dall’Associazione culturale ‘La Festa dei Folli’, nata nel 2001 dal cuore e dalla mente di un gruppo di giovani accomunati dalla passione per il teatro e le arti. Si parte alle 18 dalla sede dell’associazione, davanti il ristobistrò culturale, sito in Via Principe di Napoli a Nola. A fare da cicerone Franco Arminio, poeta che si definisce ‘paesologo’.

Per la Treccani, la paesologia è appunto l’arte dell’incontrare e raccontare i paesi e i luoghi, percepiti come centri di vita associata immersi nel territorio e nella storia e interpretati fuori da ogni rigido schema disciplinare. Franco Arminio racconta questa “scienza difettosa” che consiste nell’andare nei posti piccoli, uno dopo l’altro, e guardare, ascoltare, scrivere. In pratica Arminio fa gesti semplici: quando arriva nei paesi scende dalla macchina, entra nei bar, parla con le persone, interroga i sindaci. Descrive le case e i negozi, trascrive le insegne dei negozi e le scritte sui muri; trascrive anche le facce che incontra e la forma delle piante, delle pozzanghere, il tempo che fa.

Il programma della giornata prevede al termine della passeggiata per il centro di Nola un aperitivo a base di prodotti locali e stagionali. Alle 20.30 andrà in scena il concerto e lettura dei canti sempre con Franco Arminio e i figli Livio e Manfredi. Un momento nel quale ci sarà il pieno coinvolgimento del pubblico che sarà invitato a cantare, a tradurre le poesie nella propria lingua e scegliere le canzoni da eseguire, talvolta a modificarle.

Un racconto che parte da Bisaccia, un paese dell’Irpinia d’Oriente, che nella narrazione poetica e musicale diventa un po’ tutti i paesi e diventa una condizione dell’anima. Le canzoni di Livio e Manfredi raccontano poi con allegro cinismo un mondo di storie vere al limite del surreale ma che suscitano una sana ironia.