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Impianti termici di Napoli: cosa cambia con i manutentori abilitati

Controllare periodicamente il sistema di raffreddamento e di riscaldamento è importante per avere condizioni ottimali dell’area che respiriamo. Ma non solo, una costante manutenzione permette di avere più sostenibilità, efficienza e risparmio.

Lo rende noto il Comune di Napoli che vuole promuovere il corretto funzionamento degli impianti termici cittadini, sia per il riscaldamento che il raffrescamento, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. Perché come recita lo slogan: “L’aria di Napoli è un Bene Comune”.

Sono poche le operazioni che cittadini, aziende e imprese devono fare per garantire una maggiore sicurezza negli edifici, oltre che a un risparmio energetico ed economico. Gli impianti infatti devono essere sono soggetti a operazioni di controllo e manutenzione e di controllo di efficienza energetica. Nei casi degli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale maggiore di 10 kW e degli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW.

Sono tanti invece i compiti che spettano ai manutentori abilitati. Tra questi occuparsi del versamento al Comune a carico del responsabile dell’impianto del contributo impianti termici del 2019.

Somme che variano a seconda del tipo di impianto. Il contributo è quello che i responsabili degli impianti devono versare al Comune in occasione della trasmissione del RCEE ed è destinato a coprire i costi relativi al catasto degli impianti, agli accertamenti amministrativi e alle ispezioni. Secondo l’ art. 17, comma 5, della L.R. 39/2018, il Comune deve versare alla Regione una quota parte dei contributi versati dai cittadini. Il contributo si differenzia in base alla tipologia, potenza e alimentazione dell’impianto. Si parte da 13 euro fino a 72 euro per i generatori alimentati a combustibile liquido o solido.

Il Comune di Napoli è da sempre attento all’ambiente con varie iniziative per combattere l’inquinamento. Dalle domeniche ecologiche alle ztl, passando all’estensione delle agevolazioni in favore dei veicoli ad alimentazione elettrica ed ibrida.