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A Fisciano donna positiva lavora in Ospedale e Università, 200 famiglie in quarantena. Il Sindaco: “L’Ospedale ha bisogno di aiuto”

In Campania, sono oltre 486 i casi positivi al coronovirus. Tra questi una donna che, senza saperlo, ha continuato a lavorare in questi giorni per una ditta di pulizia che presta il suo servizio sia in una struttura sanitaria che in una universitaria. Una fitta rete di collegamenti, ricostruita dal primo cittadino di Sarno, che ha fatto scattare la quarantena per oltre 200 famiglie.

Ben 140 quelle collegate all’Università di Fisciano, come dichiarato dal sindaco Vincenzo Sessa:

“Nelle ultime ore la situazione in Campania e nella nostra Valle dell’Irno sta peggiorando. Solo ieri la conferma del primo caso di contagio di una nostra concittadina, mi ha portato ad attuare misure straordinarie volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica tra cui la chiusura provvisoria dell’Università degli Studi di Salerno con tutte le sue attività amministrative e la messa in quarantena di 140 famiglie“.

Come scritto su Facebook domenica sera dal sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, la donna è residente a Fisciano ma in questi giorni aveva avuto diversi contatti:

“Le giornate sono di piena emergenza. La notizia di oggi vi ha sconforto, lo so, noi abbiamo messo in moto un’ enorme macchina di controlli, di incrocio di dati, di ricerca di contatti per ore ed ore.
Il tampone positivo al Covid 19 è di una donna residente a Fisciano, lavora per una ditta di pulizie che si occupa dell’ospedale di Sarno e dell’Università di Salerno.
È una catena di contagio complessa, ma siamo riusciti a risalire, anche grazie al suo aiuto, a quello dei familiari, all’ospedale di Sarno ai contatti diretti avuti, i quali sono stati messi in quarantena. Continueremo, ovviamente, domani ed ancora a ricostruire eventuali ulteriori contatti”.

Polemiche sono nate sul presunto contagio della donna che ha una figlia rientrata a casa da Milano, pare prima del 5 marzo. La donna però ha dichiarato di non aver dormito con lei.

“A seguito delle dichiarazioni del direttore sanitario Dott. Rocco Calabrese e del responsabile del pronto soccorso Dott. Francesco Cembalo dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno mi preme precisare, per amore della verità, che, non solo non ho mai dichiarato che la Signora si fosse contagiata in ospedale, ma nemmeno che la stessa prestasse servizio presso la struttura ospedaliera di Sarno.

Inoltre posso con certezza confermare quanto ieri dichiarato, la figlia della Signora non è rientrata da Milano il 5 marzo ma giorni prima, avendo agli atti di questa amministrazione il biglietto utilizzato per lo spostamento. Infine, come dichiarato dalla Signora stessa, non ha mai dormito con la suddetta figlia.
Siamo in un momento in cui le polemiche sterili non servono a nessuno. Continuo, d’altronde, come fatto fin’ora, ad essere pienamente disponibile a qualsiasi collaborazione”. 

Oggi il sindaco Canfora lancia un accorato appello affinché l’Ospedale si Sarno riceva il giusto aiuto:

“Tre nostri concittadini si trovano in queste ore a combattere una dura battaglia, chi all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, chi all’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno. Non abbiamo ancora i risultati dei tamponi, arriveranno in giornata, ma presentano tutti un quadro clinico generale tipico del Covid 19. Per poterci esprimere ulteriormente sui casi, attendiamo l’esito dei tamponi.

Sono vicino a loro, alle loro famiglie. Seppure in attesa degli esiti, abbiamo già iniziato a ricostruire i contatti, messo in quarantena ed isolamento diverse persone. Il mio profondo pensiero a medici, infermieri, personale tutto per il coraggio e la responsabilità di assistere e salvare vite umane.

L’ospedale di Sarno, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni, ha necessità di sostegno immediato, urgente. Non accetterò alcuna rassicurazione a parole, se non evidenti fatti di potenziamento, di aiuto ai nostri medici, infermieri, personale tutto.  Sono loro oggi a pagare il conto più alto di qualche comportamento sconsiderato ed insieme a loro, al loro fianco, combattiamo questa battaglia di tutela della salute.

Una criticità si evidenzia nel reparto di ortopedia, non è escluso che nelle prossime ore e nei prossimi giorni possano evidenziarsi ulteriori situazioni. Il mio appello, che sarà seguito da una nota ufficiale, alla direzione generale, alla direzione sanitaria, a tutti i vertici, perché mettano in atto subito tutte le misure necessarie.

Anzitutto, allestire rapidamente, senza se e senza ma, una tenda per un percorso protetto efficace ed efficiente, con le dovute risorse umane, i dovuti mezzi. Dotazione immediata di tutti i presidi per gli operatori, atti a prevenire il contagio. Bisogna attuare i percorsi con rapidità di intervento, piena sicurezza. Il richiamo alla responsabilità per tutti i miei concittadini, guadiamoci intorno, non dobbiamo arrivare a situazioni estreme che possano rivelarsi ingestibili .

Non possiamo permetterci superficialità, irresponsabilità. Ho chiesto di intensificare ancora di più i controlli, procederemo con denunce verso chiunque non si attenga scrupolosamente alle regole. Si esce solo per necessità lavorativa e di salute! La situazione è molto seria”.