La notizia è stata anticipata da Bloomberg; FCA, Sace e Intesa San Paolo non hanno voluto commentare. Certo, il tutto fa molto discutere: può un’azienda di fatto estera chiedere il supporto dell’Italia? La garanzia pubblica sarebbe garantita nella misura dell’80%, ovvero, qualora FCA non riuscisse a pagare il debito, il denaro verrebbe sborsato dallo Stato Italiano. Nel frattempo però l’azienda le tasse le paga in Regno Unito.
Ricordiamo inoltre che FCA sta studiando la fusione con Psa, il gruppo francese che comprende Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors. Con la fusione gli azionisti di Exor, controllata famiglia Agnelli, guadagnerebbero un dividendo di 5,5 miliardi di euro. Ma non aspettatevi che diano un euro all’Italia, ovviamente. Tra l’altro nel capitale azionale di Psa troviamo lo Stato Francese, che ha già annunciato che si farà valere circa le scelte sulla produzione.