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Napoli, per la guerriglia del 23 ottobre la polizia indaga su 9 persone: tra i reati la matrice camorristica

Napoli– La polizia sta indagando su 9 persone per la guerriglia dello scorso 23 ottobre quando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dichiarò di voler attuare alcune chiusure anticipare dei locali. Ma quella sera scattava anche il coprifuoco.

Il 23 ottobre ha fatto molto parlare di sé a causa delle proteste di una parte dei cittadini napoletani che non volevano lasciarsi schiacciare dalle restrizioni per evitare il contagio di covid. I partenopei infatti hanno subito dure ripercussioni sociali ed economiche, oltre che sanitarie, dal primo lockdown. Per questo sono scesi in piazza per contestare le ulteriori misure restrittive.

La protesta che però inizialmente era pacifica, si è trasformata in guerriglia urbana ad opera di pochi ma violenti manifestanti. Sono stati atti feroci ma imputabili solo ad un ristretto numero di persone. I reati su cui indaga la polizia relativi alla guerriglia dello scorso 23 ottobre sono quelli di devastazione e saccheggio. Inoltre va aggiunta anche l’aggravante della matrice camorristica e dalla finalità terroristica eversiva. Lo riporta l’Ansa.

Quella fatidica sera infatti alcune persone aggredirono le forze dell’ordine come testimoniano molti video girati poi inrete. Inoltre gli atti di violenza continuarono con l’aggressione alla troupe Sky e qualche cassonetto dato alle fiamme.

Al momento infatti sono 9 gli indigati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. La polizia ha quindi eseguito un mandato di perquisizione dove ha sottratto ai 9 cellulari ed indumenti alla ricerca di ulteriori prove. Le forze dell’ordine infatti sperano di trovare maggiori elementi nella scheda memoria dei loro telefoni.