“Ventimila contagi al giorno, non possono farci dire che siamo fuori dalla pandemia, c’è un calo che non è omogeneo tra tutte le regioni”. Che non si pensi in nessun caso quindi di fare presto rientro alla normalità, tenuto conto anche e soprattuto di quello che si è verificato questa estate. Riaprire tutto e rendere possibile la circolazione delle persone in ogni dove potrebbe farci ripiombare in un nuovo abisso. Pochi giorni fa Giuseppe Conte aveva detto: “Che sia un Natale sobrio altrimenti pagheremo a gennaio il prezzo degli sbagli”.
L’esecutivo in queste ore sta valutando il da farsi per chiarire come trascorrere queste future feste natalizie. Crisanti a tal proposito dice: “Da quello che è trapelato mi sembra che le misure del governo sono orientate al buonsenso, si cerca di fare in modo che queste feste di Natale siano un’occasione per consolidare i risultati ottenuti. È chiaro che, se le feste di Natale e Capodanno si trasformano in un’occasione di assembramenti come durante l’estate, ricominciamo a gennaio e febbraio, è inevitabile. Più abbiamo socialità e più diamo occasione al virus di trasmettersi. C’è da bilanciare l’aspetto economico e di qualità della vita col fatto che questo si associa a maggiori ricoveri e morti”.
La situazione viene anche esaminata dal punto di vista di chi con questo tipo di attività ci vive, il dottore riserva delle parole anche per loro.“Bisogna riconoscere che ci sono persone che vivono di turismo e che la cosa migliore è rimborsare queste persone e cercare di evitare che facciano pressioni”. Dice.
Per quanto riguarda la questione vaccino si mostra anche qui abbastanza categorico, “I dati del vaccino vanno condivisi con la comunità scientifica” conclude. Cosa dobbiamo aspettarci quindi nei prossimi giorni? Un Natale insolito si appresta ad arrivare, noi siamo preparati a tutto questo?