La prima perplessità di De Luca riguarda i modelli operativi, che vengono ispirati sempre a quelli del Nord nonostante le evidenti eccellenze del Sud. “Io credo siano motivate tutte le critiche riguardo al modello di gestione, che prevede decine di tecnici che dovrebbero utilizzare i 209 miliardi“, afferma De Luca.
“In questa ipotesi avremmo una complicazioni di tutti i problemi. La domanda che bisogna porsi è questa: perché si immagina di utilizzare i tecnici? Per accelerare i tempi di spesa. Bene, noi abbiamo avuto in Italia due modelli. Il modello Genova, che viene ricordato spesso, e il modello altrettanto eccellente che non viene mai ricordato: il modello Universiadi di Napoli.
Abbiamo realizzato in 10 mesi la ristrutturazione, o fatto ex novo 70 impianti sportivi in un contesto di assoluta trasparenza. Se è possibile fare opere pubbliche in tempi rapidi e trasparenti, perché queste modalità operative non devono diventare ordinarie? Perché devono essere attribuite solo a commissari?
“Vi è una divisione da parte del Governo in 6 capitoli per i fondi europei: c’è un capitolo assente, il turismo. Non è una suddivisione accettabile. Ci sono altre cose interne ai singoli capitoli, penso alle previsioni interne ai sistemi idrici”.
De Luca invita quindi a riflettere sulla utilizzazione dei fondi del Recovery Fund. “Sullo sfondo c’è un problema politico, che per noi meridionali è quello principale: le ipotesi del Governo configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni meridionali.
I fondi europei sono stati destinati per la maggior parte alle regioni meridionali per una ragione principale: recuperare il divario Nord-Sud. Le risorse sono state attribuite all’Italia tenendo conto della popolazione delle regioni, del divario del PIL rispetto alla media europea e del tasso di disoccupazione.
Gran parte dei fondi arrivano all’Italia per recuperare le regioni del Sud. Il Governo invece ipotizza di fare esattamente il contrario, anziché destinare il 66% al Sud e il 34% al Nord. Dobbiamo prepararci a una battaglia politica chiara e forte, per impedire che questo furto sia consumato nell’indifferenza del paese. Vedremo nei prossimi giorni di promuovere un incontro con le altre regioni del Sud”.