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Conte: “Prossima estate? Non sono un chiromante ma resteranno le Regioni divise per colore”

Durante la conferenza stampa di fine anno del presidente del consiglio Conte, si è parlato anche della prossima estate. Come sarà? Dovremmo ancora indossare la mascherina?. Nonostante l’arrivo dei vaccini infatti, la pandemia non è ancora scomparsa.

Questa la risposta del premier Conte:

Non mi chiedete presagi che si addicono ai chiromanti e non al presidente del consiglio. Aggiorniamo con gli esperti i dati, non ho detto che risolveremo i problemi quando termineremo la prima fase di vaccini. Ho detto che la prima fase si potrebbe completare verso aprile, significa raggiungere 10/15 milioni di persone vaccinate. Avremmo un primo impatto non l’immunità di gregge. Quindi potremmo durante l’estate non aver risolto il problema della pandemia. Se dovessimo guardare all’esperienza già vissuta, nel periodo estivo la curva dei contagi tende ad abbassarsi. Applicheremo ancora la differenza di regioni tra zone gialle, arancioni, rosse fino alla fine. Ciò ci consentono interventi circoscritti limitati allo stretto necessario senza penalizzazioni indiscriminati e non necessarie. Confidiamo nel piano vaccinale e in queste restrizioni legate alle singole realtà per far correre l’economia e anche non opprimere la vita sociale dei cittadini. Sull’estate sono valutazioni che saranno fatte dagli esperti, ora preoccupiamoci dei prossimi mesi come l’apertura delle scuole a gennaio. E poi cosa accadrà a febbraio. Non possiamo fare proiezioni così per l’estate, ripeto non sono un chiromante”.

CONTE SUL PIANO VACCINO

Terza ondata?

“Lavoriamo a livello europeo. Il sistema di monitoraggio sta funzionando. Dobbiamo capire se le varianti del virus con il tasso di contagiosità più elevato ci richinerà l’aggiustamento delle nostre misure. Le regioni divise per colore è stato un sistema sperimentale”.

Sui navigator:

“Sono molto soddisfatto del reddito di cittadinanza, abbiamo circa 3 milioni di beneficiari, persone che non avevano sostentamento. L’impatto sulla povertà c’è, e non sono opinioni personali, è stato dello 0,7%. Se parliamo poi del poverty gape, ha migliorato di sei punti. In un governo che ha come obiettivo l’inclusione sociale, digitalizzarlo ed eliminare le disuguaglianze, lasciare ai margini della società civile persone che per la prima volta hanno potuto compare una bistecca, una protesi, un paio di occhiali. Lo possiamo migliorare. Sui navigatore cercheremo di rafforzare i centri per l’impiego con 11 mila assunzioni in più”.