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Covid, Miozzo: “Verso la fine della primavera possiamo ricominciare a respirare”

Nonostante l’insorgenza di alcuni problemi legati alla campagna, il vaccino si pone come una delle armi più promettenti per debellare il Coronavirus, come confermato da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. Intervenuto su Radio 2, nella giornata di ieri, ha avanzato previsioni incoraggianti.

Coronavirus, le parole di Agostino Miozzo

Sulla situazione del contagio ha detto: “La curva sembra essersi arrestata in risposta alle pesanti restrizioni che abbiamo imposto agli italiani. A Capodanno non siamo usciti, abbiamo fatto un Natale sobrio e i risultati li vediamo adesso. Questo non deve lasciarci tranquilli, noi tutti ci auguriamo di poter controllare la curva ma la possibilità che riparta è significativa.”

La ripartizione dell’Italia in colori diversi, a sua detta, è stata efficace: “Le fasce hanno funzionato nel controllo e nella riduzione della trasmissione. Purtroppo dobbiamo continuare a insistere. Finché non avremo una copertura vaccinale più ampia questo nemico invisibile sarà sempre dietro l’angolo.”

Eppure, la campagna vaccinale, partita con successo, sembra avviarsi verso un rallentamento a causa della riduzione del numero di consegne da parte dell’azienda farmaceutica: “Preoccupa il ritardo della Pfizer ma ci auguriamo che sia legato alla riorganizzazione della produzione. Dobbiamo solo sperare che non facciano scherzi e mantengano gli impegni presi perché c’è tanta gente che aspetta. I piani devono essere rispettati.”

Sul rischio legato all’ambiente scolastico: “Per me la scuola è una priorità assoluta del Paese così come l’economia. Se investiamo nella formazione investiamo nell’economia. Ci saranno difficoltà se continua questo abbandono della didattica in presenza. La DAD può supplire ma non può essere l’alternativa alla scuola.”

“La capacità degli italiani di superare prove durissime è sorprendente. Parti trainanti della nostra economia sono in grandissima sofferenza. Vedo capacità, disciplina, intelligenza e un rigore straordinario poi gli imbecilli ci sono ma sono un’eccezione. I media amplificano le azioni dei cretini ma vanno solo perseguiti. Lasciateli perdere. I cittadini sanno perfettamente le regole di questo disgraziato gioco ma io penso che questa battaglia la stiamo combattendo bene.”

Infine, si è espresso su un presunto ritorno alla normalità entro quest’anno: “Se la campagna vaccinale funziona come dovrebbe, verso la fine della primavera cominceremo a vederne i risultati. Dobbiamo abbattere il numero terribile e drammatico delle vittime. Così diminuirà il numero di ricoveri alleggerendo la pressione sulla struttura sanitaria. Se mettiamo in sicurezza anziani e fasce ad alto rischio, docenti e funzionari del mondo dei servizi, sono convinto che, se la campagna va come sta andando, indipendentemente da questo breve episodio di interruzione, verso la fine della primavera possiamo ricominciare a respirare.”

Tuttavia non andranno abbandonati gli abituali comportamenti: la mascherina dovrà essere ugualmente indossata: “Così potremmo arrivare ad un’estate quasi normale.”

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre