Maltempo, crolla costone roccioso a Centola: danni all’Arco Naturale e interdetta la spiaggia della Ficocella

Il maltempo continua a fare danni. Dopo il crollo dell’Arco Borbonico a Napoli, ora crolla anche l’Arco Naturale e un costone roccioso della Spiaggia della Ficocella nel Cilento. Un vero angolo di paradiso che è messo in serio pericoloso dopo le piogge degli ultimi mesi.

Ad annunciarlo in un video denuncia è il Comune di Centola, in provincia di Salerno, che scrive in un post su Facebook:

“Sono ingenti i danni causati dall’ultima ondata di maltempo alla foce del fiume Mingardo e sulla spiaggia dell’Arco Naturale. Ci siamo attivati immediatamente per avviare il ripristino delle aree danneggiate con un intervento di somma urgenza. Intanto è quasi ultimato l’iter per la messa in sicurezza dell’Arco Naturale e per la sistemazione della foce del Mingardo per un totale di circa 10 milioni di euro”. 

L’assessore e vicesindaco Silverio D’Angelo poi spiega:

“Abbiamo trovato le reti di recensione di protezione dell’Arco Naturale divelte, molto materiale esodanto dal fiume accumulato sulla spiaggia. A gennaio e a novembre abbiamo fatto delle richieste Alla regione Campania ma nel frattempo prima di Pasqua non possiamo lasciare la situazione così, con interventi di urgenza dobbiamo ripristinare la situazione. Rassicuro gli operatori e gli imprenditori turistici perché in tempi stretti si possano rispristinare questi luoghi”.

Nei giorni scorsi, a causa del maltempo nel Comune di Centola, era stata interdetta la spiaggia della Ficocella.

“Un vero angolo di paradiso che deve essere rimesso in sicurezza e riaperto nel più breve tempo possibile. In questi mesi abbiamo sollecitato più volte la Regione per l’erogazione di un finanziamento di 500 mila euro, già deliberato per il nostro Comune lo scorso mese di luglio. Speriamo di poter presto sbloccare questa situazione ed iniziare i lavori. Intanto, però, abbiamo ottenuto un finanziamento di 39mila euro dal ministero dell’Interno per la progettazione e ne abbiamo richiesto un altro di 143mila euro per la seconda parte dei lavori”.