“Ci troviamo a dover fare i conti con queste nuove varianti che erano già presenti nel nostro territorio e nostri ospedali, e che ci fanno prevedere che malati ne avremo molti di più e rischiamo di dover di nuovo fronteggiare un’ondata pesante di infezioni.
Variante inglese, Galli: “Presto sarà dominante”
Un 37 o 40% in più di capacità di trasmissione – dato indicato dall’Istituto superiore della sanità per la variante inglese di Sars-CoV-2 – vuol dire che il virus va anche più lontano del solito metro e mezzo. Per fortuna non sembra che sia più capace di ammazzare, contagia di più ed è in grado di infettare più efficacemente anche i bambini e i giovani“.
Infatti, conferma, “la media dell’età dei pazienti che abbiamo è un po’ più bassa rispetto al solito“. Non cambia però il bersaglio finale, perché “come sempre si infettano di regola prima i giovani e i bambini, poi il virus arriva a quelli di mezza età e infine anche agli anziani. Ed ecco che di nuovo avremo un quantitativo importante di fragili a rischio. Lo avremo – puntualizza lo specialista – se non riusciremo a completare in tempi brevi e realmente con efficacia la campagna vaccinale“.