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Chiusura delle scuole, Bianchi: “Esami in presenza per medie e superiori”

“È cambiata la situazione. Siamo di fronte a quella che si chiama la ‘sindrome inglese'”. Si apre così l’intervista tenuta da Fabrizio Fazio durante il programma “Che Tempo Che Fa” al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Argomento centrale dell’intervista sono i sempre più vicini esami e la rinnovata chiusura delle scuole. Una decisione presa a seguito dell’aumento di contagi, dovuti alla variante inglese del Covid-19, anche tra bambini.

“Una misura pensata proprio per la tutela dei più giovani.” afferma il ministro, il quale ha anche chiarito le modalità dei prossimi esami di maturità. “Sono un punto importantissimo.” afferma Bianchi, spiegando che i ragazzi dovranno scegliere un tema da cui sviluppare un elaborato, il quale verrà discusso in presenza. “I maturandi avranno un mese per scrivere il lavoro e dopo 15 giorni andranno davanti al consiglio di classe, con un membro esterno per esporre il lavoro. Sarà una prova seria e rigorosa.” Non saranno gli unici a dover sostenere la prova in presenza. A differenza dell’anno scorso, infatti, anche i ragazzi delle medie dovranno svolgere il proprio esame a scuola.

Chiusura delle scuole: “Lavoriamo per una scuola ‘affettuosa’ “

In merito alla chiusura delle scuole, il Ministro dell’istruzione ha voluto sottolineare che nei mesi precedenti la scuola ha fatto di tutto per rimanere aperta. Non è da dimenticare che anche nelle zone rosse, fino alla classe prima media, le lezioni si effettuavano in presenza. Ma con l’evolversi della situazione, rimanere con la soluzione del 50% dei ragazzi in presenza e il restante da casa significa rimanere inchiodati ad un anno fa. “Non è vero che la scuola è stata ferma. Non accetto questa idea. Anche la Dad è andata avanti. Gli insegnanti hanno educato i ragazzi al giudizio e alla responsabilità.” afferma, in disaccordo con le costanti e sempre rinnovate polemiche riguardanti la didattica a distanza. “Stiamo lavorando ad una scuola ‘affettuosa’, di socialità in cui si impari ad avere affetto per gli altri.” spiega Bianchi. Si è quindi alla ricerca di una soluzione tale che permetta ai ragazzi di affrontare questo periodo drammatico senza perdere il legame con gli altri.

Il Ministro non si scoraggia e sembra essere fiducioso per quanto riguarda il futuro anno scolastico. “L’anno prossimo la scuola riaprirà con un anno costituente per riportarla al centro del nostro Paese.” afferma, senza però terminare con una richiesta. Bianchi, concludendo la sua intervista, chiede infatti che la grande campagna di vaccinazione venga portata avanti per poter tornare ad operare in totale tranquillità.