Anche dopo Pasqua, dunque, l’Italia sarà verosimilmente tutta in zona rossa oppure arancione, a seconda delle valutazioni compiute in merito ad ogni regione o provincia autonoma. A contribuire a tale situazione sono i ritardi sui vaccini, per la cui somministrazione è attesa un’accelerata proprio dopo le festività pasquali.
Fino al 3 maggio sarà molto complicato procedere alla riapertura di bar, locali e ristoranti. L’Italia è nel pieno della terza ondata e, nonostante le chiusure delle ultime settimane, la curva epidemiologica non è scesa abbastanza. Bisogna sperare nella campagna vaccinale affinché si possa procedere alle riaperture
Test rapidi ogni settimana agli studenti, anche a quelli di asili nidi e materne. In caso di positività di un alunno verrebbe effettuato il molecolare a tutta la classe. È l’ipotesi che sarebbe stata avanzata dal ministro Patrizio Bianchi e da Agostino Miozzo, ex coordinatore Cts adesso all’Istruzione. Si starebbe pensando all’impiego di soldati e volontari per praticare i test all’ingresso degli istituti scolastici.
Qualora non vi sia alcuna zona gialla resterebbero chiusi insieme a bar e ristoranti, dunque si va verso una conferma delle misure già in vigore.
È in corso di valutazione la questione che riguarda parrucchieri, barbieri ed in generale tutto il settore benessere. Le diverse manifestazioni da ogni parte d’Italia, che hanno posto in luce il pericoloso fenomeno degli appuntamenti abusivi a domicilio, potrebbero aver convinto il Governo a consentire la loro riapertura. È previsto oggi l’incontro tra Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari Regionali, ed i Presidente delle Regioni per discuterne.