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Omicidio Maurizio, la figlia: “La sedia la risposterei. Combatterò per tutta la vita per mio padre”

Io combatterò per tutta la mia vita, combatterò per rendere fiero mio padre perché non devono pensare che io sia talmente distrutta da non riuscire a combattere“. Con forza e coraggio Maria Adriana Cerrato lancia questo messaggio a chi la notte scorsa ha aggredito suo padre Maurizio. Prima con calci e pugni, poi la coltellata fatale al petto che lo hanno ucciso sul colpo. Inutile infatti è stato il trasporto in ospedale.

Maurizio era intervenuto per difendere la figlia che aveva parcheggiato, secondo alcuni uomini, dove non doveva. Un posto che era stato ‘protetto’ e ‘riservato’ con delle sedie. Motivi banali che però sono costati la vita ad un uomo che ha risposto alla prepotenza soltanto con la gentilezza.

LE PAROLE DELLA FIGLIA DI MAURIZIO CERRATO

Sono la figlia e la moglie Tania, a parlare oggi ai microfoni del Tg1, nel servizio di Vittorio Romano:

“Queste sedie c’erano da tanti anni e da oggi in poi non ci saranno più, ve lo assicuro io. Perché era una cosa che io non trovo giusta, mio padre non trovava giusta e avrebbe fatto quello che ho fatto io. La sedia l’ho spostata, la risposterei probabilmente“.

Intanto questa notte sono stati fermati i 4 presunti aggressori di Maurizio. Le indagini sono state rese difficili dalle mancate testimonianze, nonostante fossero diverse le persone presenti in strada a quell’ora a Torre Annunziata. Su questo Maria Adriana ha le idee chiare:

“L’omertà c’è. Però io non giudico, capisco. C’è chi non ha avuto l’educazione che ho avuto io. Sono stata molto fortunata perché non so neanche cosa significhi la parola omertà. A casa mia, non c’è mai entrata e non c’entrerà mai”.