Il presidente Vincenzo Schiavo si è così espresso:
“Ancora una volta assistiamo a un feroce accanimento contro le attività commerciali di cui non comprendiamo l’origine. E’ inconcepibile vietare il consumo al banco anche in zona gialla, non è possibile autorizzare la vendita unicamente ai bar e ristoranti che hanno tavoli all’esterno. E’ una discriminazione incomprensibile e intollerabile. In Campania, ci sono oltre 57mila attività che si occupano di somministrazione che danno lavoro a più di 250mila persone. Di queste soltanto il 30% ha la possibilità di servizio all’aperto. Tutti gli altri dovranno continuare a tenere le saracinesche abbassate. In queste condizioni oltre 10mila esercizi sono a rischio chiusura. Chiediamo al Governo di restituire a tutte le imprese la dignità di poter fare il proprio mestiere.”
Vincenzo Schiavo, dando voce a tutti i ristoratori e imprenditori campani, ha inoltre aggiunto:
“Perché il Governo continua a mettere dei limiti che hanno come unico effetto quello di spingere verso il fallimento queste imprese? Chi fa politica e decide per noi si rende conto oppure no che l’Italia è fatta di centri storici dove è pieno di bar e ristoranti che non possono avere, per ovvie ragioni, dei tavolini sistemati all’esterno? I signori del Governo, prima di decidere, le fanno queste valutazioni? E ci ascoltano, oppure no, quando le associazioni di categoria come la nostra mettono in evidenza queste problematiche nella loro drammatica semplicità?.”
Confesercenti Campania ha precisato anche che a risentire di tutto ciò è soprattutto il turismo, un settore duramente colpito e che difficilmente si riprenderà in questo modo:
“La politica Nazionale non si rende conto quanto una decisione del genere influisca sulla economia del momento e sulla pianificazione del turismo futuro. I turisti stranieri non verranno in Italia la prossima estate sapendo di non poter consumare una caffè in un bar o un buon pasto in un ristorante. Mentre all’estero si stanno dando da fare promuovendo zone “covid-free” noi invece stiamo intimorendo il turismo globale invitando gli stranieri a non scegliere l’Italia anche per queste restrizioni senza logica.”