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Nei vaccinati il covid si ferma nel naso, non invade i polmoni e muore in pochi giorni: lo studio

Prosegue l’emergenza covid e diversi casi di contagio continuano ad essere segnalati anche tra i vaccinati seppur nella maggior parte dei casi l’infezione, di lieve entità, tende scomparire nel giro di pochi giorni: è quanto confermato da uno studio condotto dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Covid nei vaccinati, si ferma nel naso e dura pochi giorni: lo studio

L’indagine ha preso in esame 2.900 vaccinati. Di questi soltanto 40 hanno contratto il covid, dunque l’1,5%. Stando a quanto osservato dai ricercatori nei 40 soggetti infetti il virus, pur attaccando l’organismo, lascia liberi i polmoni ed è destinato a scomparire nel giro di due o massimo tre giorni.

Carlo Federico Perno, direttore di Microbiologia e Virologia del ‘Bambino Gesù’, stando a quanto raccontato a ‘Il Corriere della Sera’, ha chiarito: “Stiamo osservando che in questo 1,5% di vaccinati la presenza del virus rimane confinata a naso e rinofaringe (retro del naso), mentre i polmoni restano liberi”.

“Questo avviene perché, dopo il vaccino, nei polmoni sono già presenti le difese contro il Sars-CoV-2 mentre nel naso no. La reazione immunitaria nei vaccinati però risulta essere rapidissima anche nel naso: entro breve tempo le difese arrivano e nel giro di 2 o 3 giorni riescono ad abbattere la carica virale fino ad eliminare il virus”.

Dunque, come già ribadito più volte da diversi esperti, a differenza dei non vaccinati, i soggetti coperti da entrambe le dosi non risultano essere contagiosi a lungo: la loro capacità di trasmettere l’infezione agli altri dura al massimo 3 giorni. Per tale motivo la vaccinazione di massa potrebbe bloccare la catena di contagio, attestandosi come una vera arma contro il virus.

 

 

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre