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Catello Maresca in tour per i quartieri di Napoli: “Noi siamo tra la gente”

L’ultimo giorno di campagna elettorale è quello in cui le forze politiche concentrano le energie residue per lo sprint finale. E questo vale, ovviamente, anche per Catello Maresca, candidato sindaco del centrodestra, che stamattina era a Napoli in visita tra i vicoli del Pallonetto di Santa Lucia ad incontrare residenti e commercianti del quartiere, seconda tappa di un tour che si snoderà per le diverse periferie della città fino alla chiusura all’Arenile di Bagnoli prevista per le 19:30.

ULTIMO GIORNO DI CAMPAGNA ELETTORALE PER MARESCA, IN GIRO TRA I QUARTIERI DI NAPOLI

Mattinata questa in cui il magistrato non ha lesinato bordate al suo diretto avversario, l’ex rettore Gaetano Manfredi, in particolare sul patto per Napoli sottoscritto dai leader del centrosinistra. “Ricordo che c’è una sentenza della Corte costituzionale che chiarisce come il debito della città non possa essere spalmato per altri trent’anni, addossandolo ai nostri figli” – ha dichiarato Maresca – “Mesi fa hanno promesso 5 miliardi per la città, e su questo presupposto Manfredi ha poi accettato la candidatura. Ma finora non è arrivato un euro. La nostra ricetta per risolvere il debito di Napoli è l’unica possibile. Quello che mi chiedo è perché bisogna aspettare sempre dopo le elezioni per scoprire che si tratta di false promesse?

Il magistrato si è poi soffermato sulle parole del premier Mario Draghi, il quale pochi giorni fa ha ribadito il passaggio dei poteri commissariali per la riqualificazione di Bagnoli in capo al futuro sindaco della città. “E’ quello che noi abbiamo proposto fin dall’inizio, prima delle elezioni” – ha spiegato – “Il nostro progetto per Bagnoli è lo stesso proposto dal ministro Carfagna, perché abbiamo lavorato insieme e in maniera seria, a differenza della sinistra che continua a fare minacce e promesse irrealizzabili”.

Sinistra che, bisogna dire, è riuscita nell’impresa di mettere in campo i big nazionali a sostegno della campagna elettorale di Manfredi, dal segretario PD Letta al ministro Speranza, giocando di sponda con il M5S di Giuseppe Conte nella scelta dei tempi e dei luoghi per i comizi e le passeggiate elettorali. Un equilibrio non semplice che il centrodestra non è stato in grado di eguagliare, presentatosi diviso all’appuntamento e incapace di fare da cassa di risonanza per la campagna di Maresca. Argomento sul quale il pm ha voluto minimizzare: “Io dai leader dei partiti mi sono sentito rispettato, non abbandonato. A differenza di Manfredi che non è napoletano e si fa accompagnare paradossalmente dai romani, io posso girare per Napoli, e la gente questo lo riconosce”.

E a chi fa notare come i sondaggi diano una difficile ma non impossibile vittoria di Manfredi già al primo turno, Maresca risponde così: “I sondaggi tra la gente, che sono quelli che contano, ci dicono che siamo sulla strada giusta. Le persone vogliono sicurezza e serenità per Napoli, vogliono un progetto nuovo e Catello Maresca sindaco. I cittadini hanno compreso che noi siamo l’unica vera opportunità per far rinascere la città, tutto il resto è una minestra riscaldata. Il 3 e il 4 ottobre i napoletani seguiranno il loro cuore: sceglieranno il cambiamento e la squadra di governo che può rappresentare davvero la svolta per il futuro di Napoli e quello dei nostri figli”.