“Mai più fascismi” Un messaggio chiaro, diretto. Un significato univoco, deciso, che non lascia spazio ad incomprensioni. Piazza San Giovanni sabato 16 ottobre si colora di rosso, di verde, di blu, (i colori delle tre maggiori sigle sindacali) e diventa il simbolo dell’Italia antifascista, un antifascismo vero, attuale.
Insieme alle bandiere ed ai palloncini dei sindacati, c’erano striscioni, manifesti, tute blu, nonni, pensionati, mamme con passeggini, insegnanti, giornalisti, bambini e scolaresche: tutti uniti in difesa della democrazia.
Tra i partecipanti vi erano lavoratori giunti da tutte le regioni d’Italia, la Federazione Nazionale Stampa Italiana, l’Unione sindacale giornalisti RAI e molte associazioni sociali, antifasciste, come LIBERA e l’ A.N.P.I.
Molti anche gli esponenti politici che hanno preso parte alla manifestazione, che già in settimana avevano espresso solidarietà alla CGIL condannando i gravi fatti di sabato scorso: tra i presenti oltre al Segretario del PD Letta, Pierluigi Bersani, il ministro Franceschini, Massimo D’Alema, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ex premier Giuseppe Conte del M5S.
“Questa è una manifestazione che difende i diritti di tutti, difende le basi ed i principi della democrazia“, così ha voluto aprire il suo intervento Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL, condannando ogni forma di apologia fascista che la Costituzione sancisce come crimine. “Mai più fascismi” non è solo una risposta democratica e pacifica allo squadrismo fascista – ha proseguito il segretario del primo sindacato italiano – questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare il Paese, che vuole chiudere la storia della violenza politica“.
Un’iniziativa, dunque, per riportare il lavoro e le persone che lo svolgono alla centralità che merita, che serve a ribadire al governo il no a delocalizzazioni fiscali e condoni, e soprattutto a chiedere a gran voce il rispetto dei contratti nazionali e delle misure di sicurezza.
La manifestazione “Mai più fascismi”si è conclusa, in maniera ordinata e senza alcun problema di ordine pubblico, con l’intera piazza che cantava BELLA CIAO, ma non sono mancati altri importanti momenti di riflessione: i manifestanti hanno espresso solidarietà ed appoggio a Liliana Segre, vittima sopravvissuta all’Olocausto, recentemente offesa a Bologna dai No Green Pass. La piazza ha ricordato l’anniversario, 16 ottobre 1943, della deportazione nazista degli ebrei dal Ghetto di Roma, una data simbolo che deve restare nella memoria, da ricordare per non dimenticare.