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Covid, le proposte per salvare il Natale: zone rosse locali e stretta sul Green Pass

Le vacanze natalizie si avvicinano sempre di più e l’obiettivo del Governo centrale è ben preciso: scongiurare il più possibile l’ipotesi di un Natale “blindato”, utilizzando il Green Pass e gli altri strumenti a disposizione per contrastare la pandemia.

Se vogliamo evitare nuove chiusure che i cittadini non accetterebbero più e l’economia non sopporterebbe, dobbiamo rafforzare la campagna vaccinale, a partire dalle terze dosi”, ha dichiarato a Il Messaggero il professor Gianni Rezza, direttore Prevenzione del Ministero della Salute.

Il primo scopo del Governo è dunque quello di potenziare la somministrazione delle terze dosi e di ampliare l’utilizzo dei monoclonali, soprattutto per i pazienti a rischio over 65. Da gennaio in poi avremo un’altra arma a disposizione per combattere l’infezione da coronavirus: le due pillole anti Covid prodotte da Merck e Pfizer, che hanno dimostrato di avere un’alta efficacia nel ridurre ricoveri e decessi.

Per le feste natalizie, inoltre, non si esclude un ritorno alla divisione delle regioni in fasce di rischio. tempestivamente il sistema dei colori. Da questo punto di vista si potrebbe ricorrere anche a zone rosse locali, il che lascerebbe un grande potere decisionale nelle mani di sindaci e governatori.

Un’altra soluzione per salvare il Natale sarebbe quella di dare una stretta ulteriore alla validità del Green Pass. Il consulente del Ministero della Salute, Walter Ricciardi, ha proposto di concederlo solo a chi abbia ricevuto il vaccino o sia guarito dall’infezione.

Si discute anche sull’ipotesi di escludere dal certificato verde i test antigenici, che risultano meno affidabili nel rilevare la presenza del Sars-Cov-2. A quel punto il Green Pass, oltre che in caso di avvenuta vaccinazione e guarigione, diventerebbe valido solo per chi ha effettuato un tampone molecolare: una situazione, questa, che rischierebbe di mettere in difficoltà i lavoratori che ne hanno bisogno.

È stata dunque avanzata la proposta di un Green pass “rinforzato”, che preveda il tampone molecolare solo per le attività ricreative (ristoranti, cinema e luoghi di cultura). Infine, con la possibilità futura di somministrare il vaccino ai bambini dai 5 ai 12 anni, il certificato verde potrebbe essere esteso anche ai più piccoli.