pompa benzina
Come reso noto da ‘La Stampa’, ben metà del prezzo della benzina dipende dalle tasse applicate dallo Stato:
“L’ultima rilevazione del ministero dello Sviluppo economico al 7 marzo mostra con chiarezza come, nonostante la corsa del greggio, il 55% del prezzo finale alla pompa dipenda ancora da Iva e Accise. Se nell’ultima settimana, in media, la benzina verde è costata 1,953 euro al litro (il diesel 1,829), il prezzo della materia prima si è “fermato” a 0,872 euro al litro (0,882 il diesel)“.
Per questo il governo Draghi è al lavoro per abbassare le tasse sulla benzina, in particolare Iva e accise. Basti pensare che nel nostro paese l’accise sui carburanti sono ben 19 anche se fisse e predeterminate. Quello che varia, a seconda del prezzo, è invece l’Iva. Metà quindi del prezzo del greggio finisce in tasse. Assoutenti chiede quindi al governo:
“Di ntervenire subito per sterilizzare l’Iva sui carburanti e ridurre il peso delle accise, unica strada per portare da subito a una riduzione dei listini alla pompa e a un calmieramento dei prezzi dei prodotti trasportati, che in Italia rappresentano l’85% della merce in vendita in negozi e supermercati“.
Da inizio anno un litro di benzina è aumentato di 23 cent (+11 euro e 68 centesimi per un pieno), mentre il gasolio di 24 centesimi. Ciò comporterà una spesa per le famiglie di +533 euro annui per la benzina e +570 euro annui per una vettura a gasolio.