In particolare si è deciso di attuare una riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio che comporta una diminuzione del prezzo di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (cioè per tutto il mese di aprile). Uno sconto che però secondo alcune associazioni di categoria è insufficiente e riflette ancora ‘una truffa’ perpetrata dallo Stato ai danni degli italiani. Sono diverse infatti le denunce alla Procura fatte per porre l’attenzione su questo aumento ritenuto ingiustificato del prezzo del carburante. Come dichiarato dal premier Draghi:
“Voglio sottolineare alcuni dei principali provvedimenti: fino a fine aprile il prezzo alle pompe di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti delle bollette, che pagheranno l’energia come estate scorsa. Abbiamo portato il tetto Isee da 8mila a 12mila euro, includendo 1,2 milioni di famiglie in più rispetto al provvedimento precedente“.
Si è lavorato anche per l’introduzione di un bonus benzina del valore di 200 euro per ogni lavoratore, cioè dei buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai propri dipendenti che non concorrono alla formazione del reddito e che quindi sono esentasse. Tra le misure introdotte anche la rateizzazione delle bollette permessa fino a due anni.