Scappata da Bucha circa un mese fa, Olga, profuga ucraina che ha trovato rifugio a Napoli, ha reso la sua testimonianza raccontando la tragica uccisione di alcuni suoi amici in guerra.
Stando alle prime ricostruzioni di quella che viene definita come ‘la strage di Bucha’, tutto sarebbe partito verso gli inizi di marzo quando i soldati russi avrebbero praticato torture, violenze ed esecuzioni di massa a danno dei civili. Il Cremlino, dal suo canto, smentisce il massacro.
Emergono, tuttavia, alcune prove e testimonianze come quella di Olga che, raggiunta dal giornalista Valentino Di Giacomo de ‘Il Mattino’, ha spiegato: “Sono sconvolta per le immagini che ho visto e per ciò che mi hanno raccontato. A Bucha sono stati barbaramente uccisi amici e conoscenti. Per alcuni giorni ho temuto che anche mia sorella avesse fatto questa fine ma per fortuna proprio nelle ultime ore sono riuscita a parlarle”.
E’ stata proprio sua sorella, non ancora giunta in Italia, a farle rivivere gli orrori della guerra: “Mi ha detto che i soldati russi hanno torturato e ucciso senza pietà quattro nostri amici. E’ terrorizzata, parlava singhiozzando, non riusciva neanche a raccontare tutto l’orrore che ha visto. Dice che i soldati hanno anche stuprato donne e bambini. Un orrore che non è possibile descrivere. Le ho chiesto solo di partire appena potrà”.
Adesso la situazione a Bucha sembra essere più tranquilla ma il conflitto prosegue. Intanto anche Olga si è unita alla schiera di ucraini che si sono opposti al balletto per la pace che si è tenuto ieri sera al Teatro San Carlo di Napoli. Prima della messa in scena alcuni artisti ucraini hanno addirittura ricevuto messaggi intimidatori da parte di qualcuno che li esortava a non esibirsi insieme ai russi.
“Ringraziamo gli italiani e i napoletani per averci accolto con tanto calore, anche per questi tentativi di preparare la pace, ma dovete capire che questi sono eventi che possono essere organizzati quando i fucili non sparano, quando le bombe non massacrano civili. Comprendo la vostra buona fede ma io ora ho paura per tutti i miei cari rimasti nel mio Paese” – ha concluso.