L’attore partenopeo già in passato aveva criticato lo strumento diventato uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle, Leopoldo Mastelloni si è detto convinto che lo strumento disincentivi la ricerca di lavoro.
Il 27 ottobre 2021 l’attore fu ospite del talk di Giletti. “Sono salito di poco e ora prendo circa mille euro. Dopo tre anni che sto a casa senza fare niente con il reddito e vengo incentivato dallo Stato, è difficile rientrare nel mondo del lavoro. Anche perché le mansioni non sono in linea con il lavoratore o con chi non ha mai fatto niente”. “Il Reddito di cittadinanza disincentiva a cercare lavoro. Non si è supportati e quindi, per un giovane, quei 700-800 euro al mese sono uno stipendio”, disse all’epoca.
Pochi giorni fa il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, ha affermato che il Reddito di cittadinanza “sta creando difficoltà inimmaginabili agli imprenditori”. La sua proposta, al Governo, è quella di aggiungere all’assegno statale la possibilità di essere retribuiti dai titolari delle imprese: il sussidio si trasformerebbe, nei fatti, in un sussidio per gli imprenditori che potrebbero sborsare meno denaro.
Nessuno, o quasi, si sofferma sul perché i giovani disoccupati preferiscono non accettare quei lavori, ed ossia gli stipendi da fame a fronte di orari di lavoro a limite della schiavitù.