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Truffe assicurative, scoperta una maxi organizzazione in Campania: indagati medici, avvocati e periti

Ben 267 indagati tra cui 17 medici, 3 avvocati (due di costoro messi agli arresti domiciliari) e 2 titolari di studi di infortunistica stradale sospettati di aver formato un’organizzazione criminale dedicata alle truffe assicurative.

Da questa mattina una maxi operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Avellino stanno eseguendo 11 misure cautelari e sequestri di beni, mobili e immobili, a carico di altrettanti soggetti gravemente indiziati di aver composto un sistema avente come scopo quello di truffare le assicurazioni.

La Procura svela il sistema

“L’organizzazione risulta aver precostruito 74 falsi sinistri stradali, per un potenziale danno economico alle compagnie assicurative coinvolte pari a circa 600.000 euro (di cui oltre 270.000 circa già liquidati a favore delle false vittime degli incidenti). Le indagini hanno altresì consentito di ricostruire l’articolata compagine organizzativa, fatta, appunto, di distinti gruppi criminali, operanti in ambiti diversi, acquisendo indizi di reità nei confronti di 267 persone, ciascuna delle quali con compiti ben precisi. Il protocollo operativo dei gruppi era, tuttavia, simile: i falsi sinistri erano inscenati in aree prive di sistemi di videosorveglianza e le lesioni, procurate al fine di supportare le richieste risarcitorie, andavano dalle ipotesi più lievi delle ecchimosi o delle abrasioni fino a quelle più gravi della rottura dei denti o delle lesioni agli arti. A tal fine, gli indiziati assodavano soprattutto persone in precarie condizioni economiche, in alcuni casi anche minorenni o soggetti affetti da gravi patologie. Questi ultimo acconsentivano a subire lesioni di particolare gravità, con la promessa che il risarcimento assicurativo sarebbe stato tanto più consistente quanto più gravi fossero state le lesioni”.

Truffe assicurative: il fenomeno in realtà è irrisorio

Opinione comune vorrebbe che il problema delle truffe assicurative sia determinante, in particolar modo in Campania e nell’intero Sud, al fine di rendere particolarmente costose le polizze. In realtà da quanto emerge dai dati Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, il fenomeno è del tutto irrisorio: solo lo 0,1% dei casi sospetti per cui c’è stata querela per truffa da parte delle assicurazioni finisce con una sentenza di condanna nei confronti del truffatore. Per tale motivo è assolutamente ingiustificata la pratica di far pagare, ai cittadini meridionali, costi assurdi per poter assicurare l’auto o la moto, oltre a permanere l’ingiustizia di fondo per la quale le persone oneste devono pagare per le malefatte altrui.

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