“Ho visto il sangue e mi sono spaventato perciò sono scappato. Non volevo farle del male ma non sono riuscito a controllarmi e l’ho colpita” – ha raccontato il ragazzo alla madre come reso noto da Il Corriere del Mezzogiorno. Più volte, tra le lacrime, ha ripetuto: “Non volevo farle del male”.
Tutto è successo nella notte tra lunedì e martedì scorsi quando, probabilmente per motivi di gelosia, il ragazzo avrebbe aggredito e sfregiato con un coltello al volto la 12enne. Sarebbe stata lei stessa a fare il suo nome ai carabinieri. Pare che poche settimane aveva deciso di troncare quella relazione perché lo considerava troppo possessivo.
La Procura minorile contesta al 16enne il reato di danno permanente, introdotto di recente con il Codice rosso e punito con la reclusione da 8 a 14 anni. Lui avrebbe ammesso le sue colpe dicendosi pronto ad assumersi le responsabilità del vile gesto.
Anche il legale del giovane si è espresso sulla vicenda rifiutando l’intenzione del suo assistito di uccidere la vittima: “Le modalità dell’accaduto escludono che il mio cliente volesse provocare la morte della ragazzina. Le indagini poi spiegheranno se è sussistente la premeditazione o se è ha agito in preda a un raptus”.