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Reddito di Cittadinanza, tanti poveri esclusi dal beneficio: meno della metà lo prendono

E’ stato presentato il rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale, intitolato L’anello debole, che analizzando i dati ufficiali provenienti da circa 2.800 centri di ascolto su tutto il territorio nazionale, mette in evidenza anche il problema del Reddito di Cittadinanza. La misura, infatti, come rilevato dal report, che sembra raggiungere poco meno della metà dei poveri assoluti. 

Rapporto Caritas: non tutti i poveri reali beneficiano del Reddito di Cittadinanza

“La povertà assoluta nel 2021 conferma i suoi massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia da covid” – si legge. Le famiglie in povertà assoluta risultano 1.960.000, pari a 5.571.000 persone, con incidenza maggiore nelle Regioni del Mezzogiorno (10% contro il 6,7% del Nord).

Non bastano gli incentivi messi a disposizione dallo Stato per frenare il fenomeno. Al contrario, alcune misure, come quella del Reddito di Cittadinanza, sembrano non raggiungere realmente tutte le famiglie in stato di povertà assoluta.

“La misura di contrasto alla povertà esistente nel nostro Paese, il RdC, da quando è stata introdotta è stata percepita da 4,7 milioni di persone e, tuttavia, per come è designata, raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti (44%)” – si riporta.

La platea dei beneficiari sembra infatti estesa non solo a soggetti in condizioni di povertà assoluta ma anche a persone in povertà relativa. Con i criteri attuali, dunque, viene “esclusa una quota consistente di poveri assoluti composta soprattutto da stranieri, famiglie numerose e poveri residenti al Nord“.

Se a ciò si aggiungono le percezioni indebite del sussidio il problema diventa ancora più accentuato. Di qui la volontà del nuovo Governo di introdurre modifiche al Reddito.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre