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Papiri carbonizzati, 250mila dollari a chi li decifra: lanciata la Vesuvius Challenge

Vesuvius Challenge. E’ la competizione mondiale tra ricercatori che nasce con l’obiettivo di decifrare i papiri antichi sopravvissuti alla devastante eruzione del vulcano che nel 79 d.C. che colpì le città di Pompei e di Ercolano.

Vesuvius Challenge: per decifrare i papiri carbonizzati

Proprio in una delle ville di Ercolano, appartenuta al suocero di Giulio Cesare, c’era una preziosa libreria dove gran parte dei suoi tesori sono andati distrutti. Un gruppo di studiosi guidati dal professore Brent Seales, computer scientist della University of Kentucky, ha deciso di mettere a disposizione online gratuitamente il proprio software e migliaia di immagini di documenti sopravvissuti. Chi riuscirà a decifrarli si aggiudicherà un premio in denaro da 250mila dollari.

«Abbiamo dimostrato come leggere l’inchiostro di Ercolano. Questo ci dà l’opportunità di rivelare il 50, 70, forse l’80% dell’intera collezione – ha spiegato il professore Seales – Abbiamo costruito la barca. Ora vogliamo che tutti salgano e navighino con noi». “Stiamo facendo una competizione in modo da poter aumentare la nostra capacità di estrarre sempre più testo“, ha detto Seales. “I concorrenti saranno sulle nostre spalle con tutto il nostro lavoro in mano“. I partecipanti avranno a disposizione scansioni 3D a raggi X di due rotoli provenienti da Ercolano e scansioni e immagini di tre frammenti di papiro.

Un essere umano non può individuarlo con l’occhio“, ha detto Seales. “L’inchiostro riempie gli spazi vuoti che altrimenti creano un motivo simile a una cialda delle fibre di papiro. Questo schema viene rivestito e riempito e penso che il sottile cambiamento sia ciò che viene appreso“.

Possono essere letti solo con l’Intelligenza Artificiale

«Per me l’idea di portare più persone con le giuste competenze ad affrontare questi problemi è convincente – ha aggiunto il professore di letteratura latina di Oxford Tobias Reinhardt -. Il concorso promette di essere uno strumento più efficace per attirare l’attenzione verso quello che è un campo vasto e in rapida evoluzione».

I due rotoli non aperti appartengono all’Institut de France di Parigi e sono tra le centinaia scoperte nel 1750 quando gli scavi nella villa sepolta hanno rivelato una sontuosa biblioteca di testi filosofici epicurei. Si pensa che l’enorme edificio sia appartenuto a un ricco statista romano, forse Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare.