Sua maestà la frittatina spopola tra i fritti. Ecco le tre più buone a Napoli…

Napoli è forse l’unica città dove ad ogni angolo di strada ( e non solo), trovi un negozio in cui mangiare. Ristoranti, pizzerie, tutti sempre attivi per non restare mai a digiuno, ma a chi rivolgersi quando arriva un certo languorino?

A Napoli un cioccolatino non basta per esaudire il desiderio, i languorini partenopei si placano difronte alle vetrine, quelle che emanano calore e profumo, le vetrine delle friggitorie.

Crocchè, arancini, pasta cresciuta, un trionfo di fritti bollenti che trovano la loro massima espressione in ‘sua maestà la frittatina’ , la regina del fritto in vetrina.  Il nome può portare ad associare la frittatina a quella classica fatta con spaghetti e uova ma quella che troneggia fiera nelle friggitorie ha ingredienti diversi. Bucatini, carne macinata, piselli, besciamella e una pastella che la ricopre, la frittatina napoletana conserva i suoi ingredienti base come una vera e propria tradizione, che accetta comunque qualche piccola variante ove fosse richiesta. Impossibile stilare una classifica, per i turisti di passaggio a Napoli, potrebbero essere tutte buone, ma il buon napoletano, pignolo in cucina ha comunque le sue preferenze.

Tra i fritti migliori non è possibile non citare quelli delle pizzerie La Figlia del Presidente, Starita a Materdei, Pellone o anche  Fiorenzano nella Pignasecca, la Friggitoria Vomero, veri e propri luoghi di culto del fritto, ma per la frittatina ecco le tre vincitrici che secondo il portale eventinapoli.com, meritano il riconoscimento:

  • Imperatore. “L’unico posto di Napoli dove poter assaggiare sapori di altri tempi”. Merito di una tradizione napoletana ben custodita da questa famiglia.
  • La Padella. In Piazza Arenella al Vomero, una tappa obbligata da oltre 45 anni per gli amanti della frittatina e del Take away.
  • Di Matteo. In via dei tribunali, regno della frittatina più fotografata e famosa sul web.

Anche secondo voi sono queste le tre migliori frittatine di Napoli? per esserne certi bisognerà dare il via a un tour gastronomico tra le friggitorie partenopee.