Vesuviolive intervista una lettrice di Arezzo: “Amo i Napoletani, sono gente con le palle”

Siete in tanti a leggerci quotidianamente con passione e trasporto. Tra le tante persone del sud che gravitano intorno a noi c’è anche chi invece, vive altrove, ma nonostante tutto subisce il fascino della nostra cultura e della nostra grande storia, come Silvia, che abbiamo voluto intervistare per il suo grande coraggio e la sua inusuale storia!

Buongiorno Silvia, tu sei una nostra grande lettrice, appassionata di Napoli e della sua cultura. Eppure la tua “biografia” dice che sei di Arezzo. Da dove nasce questa passione per la nostra città?

Sinceramente non saprei individuare una ragione. Sono un’accanita lettrice, leggo di tutto, e credo che questo abbia aiutato la mia curiosità, la mia voglia di sapere ha preso il sopravvento. La prima città del sud che mi colpì fu Caltagirone con la sua bellissima scala di ceramica e poi la storia della Sicilia! A Napoli  “ci sono arrivata” per caso, arrivata per modo di dire, visto che non ho ancora avuto l’onore di metterci piede. Mio marito è un fanatico dei presepi, non potevo non interessarmi ad una trasmissione sui presepi di San Gregorio Armeno! Ecco, quella credo sia stata la scintilla, dopo aver visto il servizio mi sono resa conto che Napoli non poteva essere solo presepi.

Quindi il tuo approccio con Napoli è stato attraverso una trasmissione televisiva. Cosa hai pensato quando l’hai vista?

Che sarebbe stato bello esserci, viverci, nonostante il “brutto” che c’è. Nonostante tutti siano contro e tutti ne parlino male! Forse anche per questo mi sono appassionata alla sua storia. Io parto dal presupposto che nella vita non è tutto bianco o tutto nero e così doveva essere anche per Napoli. Bastava cercare il bello. E poi ho sempre avuto un legame particolare con Napoli, ti faccio un esempio. Mi sono “innamorata” di Massimo Ranieri all’età di 10 anni…e nemmeno sapevo di che città fosse!

Cosa la rende, secondo te, diversa dalle città del Nord?

Napoli è diversa dalle città del nord non per i monumenti, ma per le persone, per il loro modo di vivere e di vedere la vita. Non che al nord non si divertano e a Napoli si, è proprio diverso l’atteggiamento! Se parti dalle alpi e scendi a sud ti rendi conto che le persone sono come il clima: fredde a nord, tiepide al centro e molto calde e solari al sud.

Quindi potremmo dire che ti attrae soprattutto  il popolo e la cultura partenopea?

Credo che non possa esistere l’uno senza l’altro, se togliessi Napoli ai napoletani non esisterebbero più né l’uno né l’altra. Ogni città è attraente, Roma e il Vaticano sono stupende, come lo sono Firenze, Venezia, Treviso, Portogruaro, Otranto, Santa Maria di Leuca e San Foca! Ogni città è piena di cultura, anche la mia, ma manca sempre qualcosa, qualcosa che invece Napoli ha, la capacità di suscitare la sensazione che hai quando sei sicura di aver ragione, ma hai tutti contro! Non ti arrendi, ti arrabbi, cerchi di farti capire ma non molli. Credo che sia questo non mollare mai che mi attrae. Il non nascondersi, non negare la realtà ma cercare di far capire che non è solo quello che crede la maggioranza degli italiani. Napoli non è solo Scampia, Gomorra e mafia. Credo che i Napoletani, quelli veri, quelli che amano davvero la città siano “persone con le palle”, che dicono “Sì è vero, c’è la mafia ma c’è gente onesta che non sta zitta!” Gente che è stanca di vedere servizi televisivi solo sui rifiuti e mai uno sui suoi monumenti, per esempio,  io sono nata e cresciuta ad Arezzo ma sono stanca di sentir dire che il sud è bello se solo non ci fossero i terroni!

Inutile dire che mi trovi perfettamente in accordo con te! Il Napoletano da sempre ha dovuto difendere la propria dignità dal pregiudizio e dallo stereotipo e ha dovuto faticare il doppio per guadagnarsi la stima del resto del mondo! Ma tu di napoletani, ne hai conosciuti?

Qualcuno sì.  Anche calabresi e pugliesi!

E qual è stata la tua esperienza?

Con la famiglia di Napoli è stata tutta una risata. Sai io credo a tutto quello che mi si dice e non ho ancora capito se mi hanno preso in giro oppure no!

Quindi, possiamo dire che le tue esperienze con la gente del sud sono state tutte positive?

Si.

Secondo te, come mai c’è questo accanimento mediatico contro Napoli e i Napoletani?

Perché a qualcuno la colpa bisogna pur darla. Facci caso, ogni volta che qualcosa in Italia non va, appare in Tv una notizia su Napoli e dintorni. Ti danno qualche informazione manipolata e nessuno sa la verità. Ad esempio ti fanno vedere “la terra dei fuochi e subito dopo ti dicono che “loro non vogliono l’inceneritore” come se i napoletani fossero tutti senza cervello, come se a loro piacessero i roghi. Ma scoprire come stanno davvero le cose alla gente non interessa. Basta dare la colpa a qualcuno e tutti i problemi sembrano risolti. Non mi piace vedere i padani dar contro al meridione e viceversa! Dall’unità d’italia in poi nessuno ha più voluto valorizzare il sud e lo hanno e stanno affossando! Questo vale anche per i turisti, se ti dicono che a Napoli ci sono sparatorie una volta al giorno, ci pensi bene prima di andare, eppure vieni scippata anche ad Arezzo! Ad Arezzo un automobilista ha investito un pedone e non si è nemmeno fermato, ma il tam tam mediatico io non l’ho sentito… e tu? Se fosse capitato a Napoli ne avrebbero parlato per mesi

Silvia tu ci verresti a vivere a Napoli. Tu che vivi n un centro come Arezzo, piccolo ma efficiente, non ne avresti paura?

Verrei a vivere a Napoli anche domani, mi piacerebbe davvero, ma dire che non avrei paura sarebbe mentire. Ma avrei paura anche se mi trasferissi a Milano, l’unica differenza è che a Milano non so quali siano i quartieri “problematici” mentre di Napoli sai quasi tutto! Per quanto riguarda Arezzo è piccola, ma efficiente non tanto e poi anche qui ci sono quartieri in cui, adesso, non compreresti un appartamento e, se ci abiti, eviti di uscire a passeggio da sola la sera! Mi sono sposata nel 1988 e siamo andati ad abitare in periferia (non faccio il nome della strada per rispetto delle persone oneste che ci abitano) a mia suocera un impiegato del comune, quando lesse la via, disse “ah….dove stanno i matti e le puttane!” Ci siamo rimasti solo 4 anni, uscivo solo con il cane, avevo paura di ragazzini di 12 anni e i carabinieri passavano tutte le sere. Ma ci abitava anche gente per bene ed onesta, adesso non so se la situazione è cambiata, io lo spero! Quindi, come puoi capire, anche qui non è tutto rose e fiori!

Vuoi dire qualcosa ai tanti che parlano male di Napoli e del Sud in generale?

Direi solo che per giudicare un luogo dovresti  viverci in quei posti. Che prima di giudicare le persone dovresti conoscerle tutte e visto che questo non è possibile, dare sempre il beneficio del dubbio, perché per una persona che delinque magari ce ne sono 50 che sono serie ed oneste! Ma oggi fa più notizia un omicidio che una beneficenza. E vorrei ricordare a tutti che se l’Italia va a rotoli non è colpa di Napoli e dei napoletani o del meridione in generale! Un’ultima cosa, e vale per tutte le persone con un po’ di intelligenza e di curiosità, non fermatevi mai al primo impatto. Andate ai fatti, documentatevi, informatevi solo così potrete avere una vera opinione personale e non un’opinione già confezionata ad arte!