Emanuele Durante, il ragazzo ucciso a Napoli
Si è spento a soli 20 anni davanti agli occhi della sua fidanzata il giovane Emanuele Durante, il ragazzo ucciso lo scorso sabato sera in via Santa Teresa degli Scalzi a Napoli. Sarebbe stata proprio la ragazza, sotto choc, a portarlo in ospedale dove, purtroppo, il cuore di Emanuele ha smesso di battere.
Emanuele era fermo nella propria auto, in compagnia della sua ragazza, quando sarebbe stato colpito alla spalla da un proiettile esploso da un killer di passaggio su uno scooter. Nonostante l’immediata corsa all’ospedale Vecchio Pellegrini, il ragazzo non ce l’ha fatta.
“Vita mia, che hai combinato? Io come faccio adesso senza di te, senza la mia vita? Ho perso la cosa più importante ma chi ti dimentica? Vieni da me, io ti sto aspettando e ho bisogno di te“ – è la straziante dedica diffusa dalla fidanzata sui social e che ha raccolto centinaia di reazioni.
Durante viveva al Rione Sanità e proprio il primo marzo aveva compiuto 20 anni. Come si evince dal suo cognome, era un parente di Annalisa Durante, la ragazza uccisa da un proiettile vagante a Forcella nel 2004, vittima innocente di una guerra tra i clan. I due però non si erano mai conosciuti: Emanuele non era ancora nato quando Annalisa perse la vita.
Il giovane pare avesse precedenti per rapina ma in questo ultimo periodo stava studiando per diventare pizzaiolo. Forse però proprio quei suoi contatti con la criminalità si legherebbero all’omicidio, forse legato a quelle faide tra giovanissimi che non fanno altro che provocare scie di morti.
Non è un caso che lo scorso 24 ottobre a perdere la vita era stato proprio un suo amico, Emanuele Tufano, morto a soli 15 anni, per mano di una “banda” di criminali armati che avrebbero iniziato ad aprire il fuoco mentre il giovane era alla guida del suo scooter.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli che dovranno far luce sulla vicenda e chiarire il movente dell’omicidio.