Bill Gates ha espresso più volte l’idea che l’intelligenza artificiale (IA) possa rivoluzionare il mondo del lavoro, riducendo significativamente la settimana lavorativa. In un’intervista del marzo 2025 al “The Tonight Show” con Jimmy Fallon, Gates ha previsto che entro il 2035, grazie ai progressi dell’IA, la settimana lavorativa potrebbe ridursi a soli 2 o 3 giorni.
Ha sostenuto che l’automazione di molte attività, come la produzione di cibo e beni, potrebbe liberare gli esseri umani da gran parte del lavoro tradizionale, rendendo l’intervento umano meno necessario per “la maggior parte delle cose”.
Già nel novembre 2023, durante il podcast “What Now?” di Trevor Noah, Gates aveva ipotizzato una settimana lavorativa di 3 giorni, sottolineando che le macchine potrebbero gestire compiti ripetitivi, permettendo alle persone di lavorare meno senza compromettere la produttività.
Tuttavia, ha anche riconosciuto i rischi, come l’uso improprio dell’IA o l’aumento della disoccupazione, se non accompagnati da adeguamenti sociali ed economici. Questa visione ottimistica si affianca a previsioni simili di altri leader, come Jamie Dimon di JPMorgan, ma contrasta con stime più caute, come quelle di Goldman Sachs, che temono la perdita di milioni di posti di lavoro. Gates, comunque, vede nell’IA un’opportunità per migliorare la qualità della vita, non solo un threat al lavoro tradizionale.