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VIDEO/ Emanuele ucciso a 20 anni mentre era in auto con la fidanzata: l’agguato e la fuga

Svolta sull’omicidio di Emanuele Durante, il ragazzo ucciso lo scorso marzo a Napoli, in via Santa Teresa degli Scalzi, mentre si trovava in auto con la sua fidanzata: questa mattina sono scattati gli arresti per alcuni indagati, accusati dell’assassinio del giovane 20enne, grazie anche ai video recuperati dalle telecamere di videosorveglianza.

Omicidio Emanuele Durante a Napoli: il video dell’agguato

Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea. Gli indagati sono gravemente indiziati di essere responsabili a vario titolo e in concorso tra loro dell’omicidio di Emanuele Durante, avvenuto nel pomeriggio del 15 marzo, a pochi passi dal museo nazionale.

Emanuele era in auto con la sua ragazza quando è stato freddato a colpi di pistola. Un omicidio compiuto sotto gli occhi di numerosi passanti, in una strada molto movimentata e trafficata. Proprio la ragazza, forse con l’aiuto di un passante, avrebbe accompagnato il 20enne presso il pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini dove, poco dopo, purtroppo, il suo cuore ha smesso di battere per sempre.

Nella sequenza video diffusa dai carabinieri si notano alcuni uomini in scooter che prima effettuano un sopralluogo nei pressi della smart nera parcheggiata dopodiché danno il via all’agguato: in due su uno scooter affiancano il veicolo e il passeggero esplode un colpo diretto verso il lato guidatore. Si danno poi alla fuga mentre Emanuele, ferito, tampona l’auto davanti e poi perde del tutto il controllo della vettura, finendo nella corsia di marcia opposta.

Emanuele viveva al Rione Sanità e proprio il primo marzo aveva compiuto 20 anni. Come si evince dal suo cognome, era un parente di Annalisa Durante, la ragazza uccisa da un proiettile vagante a Forcella nel 2004, vittima innocente di una guerra tra i clan. I due però non si erano mai conosciuti: Emanuele non era ancora nato quando Annalisa perse la vita. 

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre