Incidente a San Sebastiano
Grave incidente a San Sebastiano al Vesuvio, nel Napoletano, a seguito di un violento scontro tra due auto. A denunciare l’accaduto è stata la conducente di una delle vetture che si è rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli.
Una tragedia sfiorata lungo via Libertà, a San Sebastiano al Vesuvio, dove si è registrato il pericoloso sinistro. Nonostante i grossi danni riportati dalle vetture coinvolte (lato anteriore completamente squarciato e uno degli pneumatici strappato via) non si registrano gravi feriti.
“Lunedì scorso sono stata travolta in pieno da un’Audi che sfrecciava ad alta velocità su via Libertà, a San Sebastiano al Vesuvio. L’auto stava effettuando un sorpasso azzardato. Sono viva per miracolo. La mia Fiat è andata distrutta, l’anteriore completamente squarciato, pneumatico e asta strappati via” – è la testimonianza della donna a bordo dell’auto coinvolta nell’impatto.
“E non è il primo caso: su quella strada in passato ci sono stati incidenti mortali. Le autorità locali dicono che non è competenza loro mettere dossi o realizzare una rotonda perché questo asse viario non è di loro competenza ma intanto la gente continua a rischiare la vita. Chiedo aiuto per evitare che qualcun altro muoia” – ha concluso.
“Questa vicenda dimostra, ancora una volta, quanto siano pericolose molte delle nostre strade urbane, soprattutto dove mancano dossi, segnaletica adeguata e controlli. Non possiamo più assistere in silenzio a questa strage quotidiana. Serve una vera rivoluzione del Codice della Strada. Le modifiche approvate di recente sono inadeguate e insufficienti a fermare irresponsabili e criminali del volante” – ha commentato il deputato Borrelli.
“Bisogna introdurre pene certe, aumentare i controlli, installare più dissuasori di velocità e, come già fatto a Bologna, portare il limite di velocità nei centri urbani a 30 km/h. Ogni incidente evitabile è una sconfitta per lo Stato. Non aspettiamo il prossimo morto per intervenire. I cittadini chiedono sicurezza, non scaricabarile tra enti”.